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sabato 9 dicembre 2017

Buona notizia - Riflessione sul Vangelo di domenica 10 dicembre 2017

Ogni giorno i mezzi d'informazione ci riferiscono centinaia di notizie, la maggior parte delle quali sono cattive. Per trovare una buona notizia ci dobbiamo impegnare, un po' perché le belle notizie non attirano l'attenzione come quelle brutte (e un po' su questo dovremmo riflettere...) un po' perché sono oggettivamente difficili da trovare.
C'è però una buona notizia, la Buona Notizia, che riecheggia nel mondo da duemila anni: Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio! Dio si è fatto uomo per venire a salvarci.
Ma a noi, oggi, interessa ancora questa buona notizia? Vogliamo essere salvati? O ci siamo accontentati/rassegnati alla vita che abbiamo?
Forse non ci rendiamo più conto ci aver bisogno di salvezza, forse le cose ci vanno bene così, ci accontentiamo di vivere la nostra vita, cercando di evitare quel che può farci male e facendo quello che ci fa star bene... o almeno è quello che vogliamo credere.
Beninteso, nessuno ci obbliga a cambiare nulla, il Signore non vuole entrare di prepotenza nella nostra vita, ci lascia liberi ma nello stesso tempo ci offre qualcosa di completamente nuovo, qualcosa di bellissimo che nessuno a questo mondo potrà mai darci: la vita nello Spirito!
Per accogliere il dono dello Spirito dobbiamo prima convertirci dai nostri peccati. È vero che il concetto di peccato oggi sembra un po' démodé, la nostra società ha superato quest'idea affermando che la vera libertà è poter fare tutto quello che vogliamo e che se mi va di fare una cosa devo poterla fare senza che nessuno mi dica se è giusta o sbagliata.
A ben pensarci il nostro ideale di libertà sarebbe non solo poter fare tutto quello che ci passa per la testa ma anche che non avesse conseguenze: vorremmo poter mangiare quello che ci va senza mai ingrassare nemmeno di un grammo, vorremmo aver sempre la meglio nei litigi, vorremmo poter dire le bugie senza che vengano mai scoperte... e così via.
Le nostre azioni, però, hanno tutte delle conseguenze, quelle poi che non sono guidate da una scelta d'amore hanno sempre conseguenze nefaste per noi e per chi abbiamo accanto. Il peccato è questo, sono azioni che invece di essere guidate da un amore autentico sono dettate dal nostro egoismo e portano delle conseguenze a breve, medio e lungo termine e le tante cattive notizie dei telegiornali ne sono la perfetta dimostrazione.
Abbiamo bisogno di conversione, di lasciare ciò che ci fa male, di lasciare i nostri capricci, le nostre passioni e aprire il cuore all'unico che ci salva dalle conseguenze del nostro peccato: il Signore Gesù!
Giovanni Battista ha predicato un battesimo per il perdono dei peccati, ha cioè invitato a lasciarci immergere nella misericordia di Dio che ci purifica dal male che abbiamo scelto e che continua a farci del male.
Gesù è venuto per battezzarci nello Spirito, per immergerci nell'Amore del Padre, per donarci la vita nello Spirito Santo. Dal giorno del nostro Battesimo lo Spirito Santo abita nei nostri cuori ma spesso lo teniamo chiuso come in uno sgabuzzino, confinato nel profondo del nostro cuore, imbavagliato perché non ci disturbi.
Lasciamolo agire in noi, lasciamoci trasformare nel profondo, permettiamogli di cambiare il nostro modo di vedere le cose, la vita, il mondo. Lasciamo che risvegli i nostri sensi spirituali che ci permettono di vedere la verità della nostra vita, di saper riconoscere le conseguenze dei nostri peccati e di capire in anticipo dove una scelta di egoismo può portarci, così da saperla rifiutare. Ma, soprattutto, impariamo a riconoscere la volontà di Dio per noi, il suo disegno d'amore e di salvezza, unica vera via della nostra gioia.
Accogliere il Signore, lasciare che ci doni di vivere nello Spirito Santo è la vera grande e buona notizia, quella che cambia davvero tutta la nostra esistenza. Questo tempo d'Avvento possa essere  tempo d'attesa desiderosa di questo incontro speciale e straordinario con il Signore che viene nella nostra vita.

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